mercoledì 3 settembre 2008

Giorno 9

Husno, 8 agosto 2007

Seconda giornata di lavoro. Iniziano i problemi col "capocantiere": "C'è troppa acqua", "C'è troppa poca acqua" (nei mattoni..).. Il problema nasce dal fatto che l'impasto è il medesimo, e che non ci spiega quando per lui c'è troppa acqua, e quando invece ce n'è troppo poca.
Verso fine mattinata inizio a temere di essere un peso, invece che un aiuto: ero spesso fermo, molto stanco, la schiena a pezzi; stava venendo fuori la mia natura (peraltro imperfetta) di topo da biblioteca, e non sopportavo, questo era il più, di essere quello che accusava di più la fatica. Sarà stato un pranzo particolarmente rinvigorente, ma fortunatamente nel pomeriggio sono andato a mille: assieme ad alcuni compagni (Paolo, Simone, Don Nicola, Mic) abbiamo adottato un'organizzazione più "scientifica" del lavoro: riuscivamo a produrre di più, e allo stesso tempo avevamo qualche pausa; il tutto ci permetteva di razionalizzare le energie e prendere il ritmo, decisamente buono, che riusciamo a tenere durante tutto il pomeriggio.
Quando torniamo alla casa, le ragazze ci raccontano di come hanno passato il pomeriggio: avevano infatti il compito di lavare i 7 figli della signora a cui stiamo costruendo la casa; inoltre, avevano il compito di disinfettarli e, eventualmente, curarli (per quanto possibile).
Ci raccontano di enormi sorrisi, di sguardi affascinati per cose di cui non conoscono l'esistenza, come lo shampoo, le creme, i disinfettanti. Raccontano di tanta tenerezza e tanta semplicità, di feste per una banana, di gioia per giocare un po' con la palla, di divertimento eccezionale nel farsi fotografare e, soprattutto, vedersi poi sullo schermo delle nostre digitali.
Arriva la sera. Alibeth, Elmida, Leonela, Lionel e gli altri bambini tornano a casa loro; noi prepariamo la cena, e proviamo a organizzare una festa: oggi è il compleanno di Eleonora, e sarebbe bello passare una bella serata di festa.
Una zuppa, una mega insalata, del Mate, un pandoro (gentilmente regalatoci dalla missione, da cui era giunto grazie a una della raccolte viveri che si organizzano dall'Italia), una chitarra e tanti canti, addirittura una cioccolata. Una festa molto differente da come sarebbe stata da noi, credo molto apprezzata, in quanto c'era un bel clima, caldo e semplice, non freddo e dispersivo come, talvolta, può capitare da noi.
Di contorno, oltre a una temperatura prossima allo zero, un cielo stellato come mai ho visto prima.

2 commenti:

Paola Romitelli ha detto...

...sono già passati 9 giorni! Sembrano volare ora, figurati quando li hai vissuti.

Alessandro ha detto...

Già.. però sono proprio contento di avere deciso di fare questo blog.. in un certo senso sto rivivendo nuovamente tutto! Anche se, neanche da dire, essere lì.. è tutto diverso!!