martedì 2 settembre 2008

Giorno 8

Husno, 7 agosto 2007

Sveglia alle 6, prima giornata di lavoro. Dopo colazione scendiamo e iniziamo a lavorare. Per prima cosa dobbiamo preparare i mattoni, e in una maniera completamente diversa dalla nostra: in primo luogo bisogna bagnare (e molto!) la terra, dopodichè cospargere tutta la fanghiglia con la paglia; infine, pestare il tutto in maniera che paglia e fango si amalgamino.
Fatto questo (e non è una passeggiata) bisogna palare il tutto e caricarlo sulle carriole (ne abbiamo solo due). In seguito, le carriole verranno svuotate in due "formine" (anche qui ne abbiamo solo due), che daranno forma ai mattoni.
Questo lavoro si è protratto per tutto il giorno, e a turno eravamo abbastanza distrutti. Personalmente è stato il primo lavoro "seriamente" manuale, ed è stato abbastanza pesante da sostenere; anche se bastava alzare lo sguardo e incrociare quello di Elmida, Lionel, Leonela, Alibeth, e degli altri tre ancora più piccolini per trovare un po' di forze e continuare a portare avanti il lavoro. Aveva detto bene Don Nicola al termine della colazione: "Più noi aspettiamo ad andare, più loro restano al freddo".


Ora sono, saranno, le 19 circa: le ragazze (Elena, Eleonora, Stefania) stanno preparando la cena, siamo tutti (quasi) a far loro compagnia, mentre Paolo allieta il tutto col suono della chitarra. Fra un po' si cenerà, e oggi ho imparato cosa significhi guadagnarsi da mangiare. Dopo cena qualcuno (probabilmente io, che ora sono nullafacente, in quanto sto scrivendo due righe mentre ognuno si sta adoperando per la cena) laverà i piatti, dopodichè credo si andrà a dormire nel caldo dei sacchi a pelo, poichè siamo tutti abbastanza stanchi.
E domani si lavora ancora: c'è da fare in modo che chi è più sfortunato di noi possa, perlomeno, ripararsi dal freddo.

1 commento:

giulia ha detto...

Quello che avete fatto è magnifico, Ale.