La giornata di oggi è stata caratterizzata da due momenti (e stati d'animo) contrapposti: la mattina, piena di festa e di gioia; il pomeriggio, pieno di dolore e tristezza.
Ci svegliamo alle 5.30 - 6.00 del mattino per recarci, ovviamente a piedi, a Shilla, per la messa. Anche questo momento riporta indietro nel tempo, quando ci si recava a messa a piedi, i bambini dai villaggi e paesi vicini si riversavano nelle strade ad affrontare il cammino (mezz'ora, un'ora, o anche di più) che li conduceva alla messa, alla festa. Qui è lo stesso, si riversano tutti nelle strade (meglio, sentieri): scendendo fino a Shilla ci siamo imbattuti in una miriade di bambini e bambine, ragazzi e ragazze, che scendevano alla messa. Per loro la messa è festa, probabilmente perchè è l'unico giorno che non lavorano, forse perchè al termine della messa sono organizzati dei giochi per loro, forse ancora perchè dopo i giochi viene dato loro del cibo; forse, perchè più di noi oggi (ma come 60 - 70 anni fa), perchè vivono in condizioni non propriamente felici e floride, e hanno bisogno di rivolgersi a Dio, sperando che accolga le loro preghiere.
Dopo la messa, tutti i ragazzini vanno disponendosi in una specie di anfiteatro, situato dietro la Chiesa, e lì iniziano a giocare, cantare, intonare canti; insomma, a rendere la loro Domenica una vera festa.
Verso le 11 viene distribuito loro (saranno stati 400 - 500) il cibo, e dopodiché viene il nostro turno.
Dopo pranzo saliamo su un carro, direzione Carhuaz, un paesino dove c'è il mercato. Ed ecco che la giornata cambia: scendendo vediamo un camion rovesciato, e intorno una cinquantina degli stessi ragazzi che fino a poche ore prima festeggiavano, scossi e in lacrime: il camion è scivolato lungo la scarpata e si è capovolto, e un loro amico (13 anni) è morto. Noi non conoscevamo questo bambino, ma ci siamo sentiti emotivamente colpiti: questi bambini, ragazzi, semplici, riescono a trasmetterti con estrema facilità il loro stato d'animo, che sia di gioia o di tristezza.
2 commenti:
Avete proprio partecipato alla loro vita giornaliera. Solo così e nel tempo si può capire un popolo altro da noi.
Premio Arte Ponto vida a questo blog! Chi, se non questo merita il premio :)
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